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Nato a Torino nel 1930, negli scioperi contro il fascismo del 1943 collabora con il padre, partigiano comunista, nelle cellule di fabbrica della Lancia, con le quali, fino alla Liberazione, partecipa alle attività clandestine di propaganda e di guerriglia.
Alla fine della guerra si allontana da Torino, vive di espedienti in giro per l’Italia e diserta la leva militare.
Scontato un soggiorno a Forte Boccea, torna nella città natale dove, con la tessera del Partito Comunista in tasca, milita nella sezione Capriolo di borgo San Paolo, prendendo parte alle lotte operaie del dopoguerra.